Innamorarsi del capodanno a Budapest
Il capodanno a Budapest è uno dei più gettonati in Europa, sia perché molto economico, sia perché la città, durante le feste, si trasforma e diventa ancora più interessante da scoprire.
Capodanno a Budapest: tra tradizioni e riti portafortuna
Per il cenone vale una regola ferrea: evitare carne di pollo e pesce, perché, per i più scaramantici, è sinonimo di cattivo auspicio. Sì invece a lenticchie (come in Italia) e alla carne di maiale.
Se siano solo superstizioni o meno non si sa, ma nel dubbio, i turisti ci pensano due volte prima di ordinare al ristorante o al pub.
Capodanno a Budapest: una strana tradizione
Una delle tradizioni più curiose del capodanno a Budapest, è che, secondo un’usanza locale, bisogna rompere, con bottiglie vuote, i palloncini legati intorno alla statua in piazza Vorosmarty. L’atto, secondo quanto sembra, indica metaforicamente un taglio netto con il passato e con l’anno ormai agli sgoccioli, per essere pronti e “liberi” ad accogliere quello nuovo.
Capodanno a Budapest: divertimento in strada
Viale Andrassy, lungo il Danubio, offre concerti sinfonici e intrattenimento di grande classe, nell’attesa dello scoccare della mezzanotte, del brindisi e degli immancabili fuochi d’artificio.
Anche in Piazza degli Eroi, una delle location migliori per assistere allo spettacolo pirotecnico del capodanno a Budapest, si balla e ci si diverte aspettando il 1° gennaio.

In Piazza Vorosmarty, tra intrattenimento, balli e musica, è anche possibile curiosare tra gli chalet di legno con i prodotti tipici. Sebbene siano in numero inferiore rispetto a quelli che offrono i mercatini di Natale a Zurigo, vale comunque la pena sbirciare tra i prodotti di artigianato locale esposti.
Capodanno a Budapest: tutti alle terme!
Un modo decisamente alternativo di festeggiare il capodanno a Budapest è trascorrerlo alle terme di Szechenyi, che per l’occasione sono aperte tutta la notte. Tra musica, dj set e balli, si può iniziare in modo scoppiettante l’anno!
Capodanno a Budapest: cena romantica sul battello
Infine, per gli innamorati e i sognatori, la città offre la possibilità di brindare in battello, lungo il Danubio. Cenone in crociera, tra divertimento no stop e open bar, vista stupenda dei fuochi lontano dal caos in centro: il tutto tra dolci effusioni che profumano d’amore.
Innamorarsi del capodanno a Budapest
Tirano e la sua posizione stategica
Uno degli aspetti che ha sempre attirato l’occhio dei turisti è la sua posizione spettacolare. Si trova ad un’altitudine di circa 450m ed è completamente circondata dalle montagne. Questa conca apparentemente così aspra è attraversata dalla Valtellina e dalla Val Poschiavo.
La storia di quest’area pone le sue radici diverse centinaia di anni prima rispetto alla nascita di Gesù. I primi ritrovamenti risalenti al XVIII secolo a.C. furono dei pugnali. In seguito l’area sarà occupata dai Celti, dagli Etruschi, dai Romani e da diverse popolazioni barbare. Un uomo che ha lasciato un segno tangibile a Tirano è Ludovico il Moro, il quale nel XVI XVII secolo si è occupato di fortificare il luogo.
Tirano e il Santuario della Madonna
Il Santuario della Madonna di Tirano è un vero e proprio luogo di pellegrinaggio. Non è famoso a livello di Fatima o Medjugorje, ma anche qui è avvenuto un miracolo, nel 1504. Sotto le indicazioni della Vergine, beato Marco Omodei ha fatto costruire questo santuario un anno dopo l’apparizione, consacrandolo a luogo di culto ambito anche dai turisti che arrivano in città per partire con il Trenino Rosso.
In pieno stile rinascimentale, il Santuario di Tirano, sul cui lato est della torre furono rappresentati i tre simboli delle Leghe dell’area cittadina, è un mix di più culture, tra cui quella veneziana.
L’aspetto che lo rende un’attrazione fuori dalla norma è la grande quantità di stucchi che dà un impatto visivo assolutamente sontuoso. Intorno a fine secolo fu costruito anche il campanile, elemento simbolico del complesso.

Da Tirano ai crotti
Mai sentito parlare di crotti? Si tratta di una cavità naturale ottenuta dalle frane di diverse pareti rocciose. Fin qui questi anfratti sembrano delle normalissime grotte, tuttavia l’elemento che li rende speciali è il sorel, una corrente d’aria costante che spira costantemente ad une temperatura di 8 gradi. Gli scienziati ancora non si spiegano come questa brezza possa mantenere la stessa temperatura in ogni periodo dell’anno.
Per questo i crotti sono delle affidabilissime celle frigorifere, sfruttatissime per la maturazione del vino e per la stagionatura di insaccati e formaggi. Addirittura alcune di queste cavità sono state rese agibili e sono state trasformate in veri e propri ristoranti. Che siate buon gustai oppure no, dubito che potrete trovare molte location alpine migliori di questa.
Da Tirano a Saint Moritz con il Trenino Rosso del Bernina
Impossibile poi non nominare, almeno una volta, il Trenino Rosso del Bernina, che collega l’Italia alla Svizzera attraverso degli scenari idilliaci che conquisteranno adulti e bambini.
Che lo prendiate d’estate o d’inverno poco importa: il paesaggio vi lascerà a bocca aperta, e saprà catturare non solo il cuore ma anche l’attenzione del più scettico. Provare per credere!